domenica 1 dicembre 2013

Can we start again? 3/19

Chloe spalancò la bocca e lo guardò scioccata “Dritto al punto”
“Ti aspettavi le mie congratulazioni? Vi è sembrato saggio in un momento del genere e..”
“Shhh, abbassa la voce. Non era programmato, fidati, quando l’ho scoperto ho avuto un attacco di panico. È per questo che insistevi prima sul fatto che mi riposassi. Tu e Lois avete le stesse reazioni. Ma tu piuttosto come..?”
“Ho sentito il battito”
Lei si portò istintivamente la mano sul ventre “Davvero?Puoi sentirlo?” gli chiese sorridendo.
Il tono di Clark si addolcì “Si..ehi aspetta Lois lo sa?”
“Era con me quando l’ho scoperto”
“Chloe apri!!”
“Lois un attimo”
“Devo essere a lavoro tra meno di mezz’ora, quindi o porti il tuo culo fuori dal bagno o sarò costretta a buttare giù la porta, e lo sai che ne sarei capace”
“Lois solo un momento”
“Chloe sei lì dentro da tempo immemorabile esci! Ti avverto sto per sfondare questa dannata porta,conterò fino a tre...uno…due…non mi lasci altra scelta…tre…” Diede dei colpi ben assestati con la spalla ma niente, poi un calcio, ancora niente “Ma di che diavolo è fatta? Vabbé vorrà dire che ricorrerò ad altri metodi”
Si diresse verso il salotto, frugò nella borsa che aveva lasciato sul divano,tirò fuori delle forcine e tornò davanti alla porta del bagno . Smanettò un po’ finché la porta non si aprì “Grazie generale” disse tra sé e sé. Vide Chloe seduta sul bordo della vasca da bagno. Aveva qualcosa tra le mani che cercò di nascondere non appena Lois entrò.
“Chloe che cos’hai lì?”
“Niente”si alzò in piedi e si diresse verso la porta “Non avevi bisogno del bagno?Ecco adesso è tutto per te” Era quasi uscita ma Lois riuscì a fermarla “Chloe credi che io sia stupida?Avanti cosa mi stai nascondendo?”
 “Lois la tua immaginazione ti gioca brutti scherzi, davvero niente” Lois la superò e si piazzò davanti alla porta bloccandola “Bene adesso rimarremo chiuse qui dentro fino a quando non mi dirai che sta succedendo e ricordati di chi sono figlia,se provi a fare qualcosa posso stenderti in un attimo” 
“Eh va bene” così dicendo allungò lo stick di plastica che aveva in mano verso la cugina.
“Oh mio Dio, è quello che penso che sia?” Chloe annuì “Oh mio dio e sai già se..”
“Ancora due minuti e lo scoprirò”
“Allora come funziona, se è positivo appaiono delle righe o altri simboli del genere?”
“Si, due lineette positivo”
“Così tu e Ollie non sareste una coppia uh? Solo divertimento e niente legami dei miei stivali. Un bambino Chloe, un bambino!”
“Credimi non era stato pianificato” Ci fu qualche attimo di silenzio “Ho paura Lois, cosa succede se sono incinta?Io..noi..non siamo pronti per una cosa del genere” 
“Lui ti ama, si vede lontano un miglio. Tu lo ami Chloe?”
 “Si” era la prima volta che lo ammetteva anche con se stessa.
Lois fece un sorriso consapevole “Allora non hai niente di cui preoccuparti”
“Non è così semplice” 
“Sei tu che lo rendi complicato”
“Lois, io e Ollie siamo un casino, questa –cosa- tra noi va avanti da nemmeno 6 mesi, io sto tornando alla realtà solo adesso. Per quasi un anno ho spinto via chiunque provasse ad avvicinarsi e…”
“Chiunque tranne Oliver. Ti sei mai chiesta il perché?”
"Lui è…diverso”
“Appunto e nemmeno ti accorgi quanto. Dopo le mie tre settimane di blackout ti ho trovata emotivamente distrutta,avevi costruito un muro tra te e le altre persone, e guardati adesso sei di nuovo tu Chloe, ed è tutto merito suo. Li è quello giusto tesoro. L’altra metà,quella che si cerca per tutta la vita, c’è chi non riesce mai a trovarla ma tu..beh tu l’ hai trovata”
“Anche se tu avessi ragione..”
“Prego?Io HO ragione”
“Va bene, hai ragione, ma ciò non toglie che se..se dovessi essere…sarebbe troppo presto. Non siamo pronti ad una cosa del genere. Come faremmo a gestirlo?E Oliver come la prenderebbe?Io..io”
“Pensi che Oliver sia il genere di persona che scappa di fronte alle responsabilità?”
“No, certo che no”
“Chloe lui non ha mai avuto una famiglia, ti rendi conto di ciò che potrebbe significare per lui? Certo sarebbe spaventato a morte, terrorizzato.."
“Oh grazie per l’incoraggiamento” 
“Non avevo finito. Sì avrebbe paura, così come ne hai tu, ma allo stesso tempo sarebbe al settimo cielo e sono sicura che sarebbe un padre meraviglioso”
Un sorriso le si dipinse sul viso “Si,lo sarebbe. Non so che madre potrei essere io però”
“La migliore Chloe, saresti la migliore delle madri e non lo dico perché sei mia cugina”
“Forse dopo tutto potremmo anche cavarcela”
“Sono sicura che trovereste un modo per far andare tutto bene e per qualsiasi cosa la zia Lois correrebbe immediatamente in aiuto”
Entrambe commosse, si abbracciarono “Grazie Lois”
“Dovere, sei la mia famiglia Chloe e adesso” disse staccandosi da lei “ Credo che sia arrivato il momento di..”e fece cenno al test.
“Giusto! Forse ho fatto tutto questo dramma per niente” 
“Forse..o forse no..”
Chloe prese il test dal lavandino,dove lo aveva poggiato in precedenza, fece dei respiri profondi e si decise a guardare quale fosse il risultato.
 Si portò la mano alla bocca e si mise a piangere e ridere insieme “E’…positivo. Sono incinta” 
Lois la prese di nuovo tra le sue braccia “Oh mio Dio, sto per avere un bambino Lois, un bambino” aveva le palpitazioni ,non riusciva a pensare chiaramente e sentiva come un senso di affanno e di vertigine.
“Chloe, devi stare calma,respira. Stai avendo un attacco di panico, andiamo di là”
 La portò nella stanza a fianco e la fece distendere sul divano “Ecco, cerca di tranquillizzarti, inoltre anche se le probabilità di errore sono minime devi andare da un medico per averne la certezza assoluta”
“Si, lo sospettavo da un po’ così ho già un appuntamento per domattina”
“Bene, hai fatto colazione?”
Chloe la guardò con aria colpevole “No”
“Chloe devi mettere qualcosa sotto i denti”e si diresse verso la cucina, Chloe la seguì con lo sguardo con aria preoccupata “Oh no tranquilla, non ho intenzione di cucinarla io, vado a prenderti qualcosa al bar qui sotto, però potrei prepararti un caffè è l’unica cosa che so fare”
“No Lois grazie”
“Va bene,ti porto anche quello dal bar”
“Lois sono rincuorata che tu abbia deciso di non metterti ai fornelli ma davvero niente caffè”
“Sei sicura?Non è da te”
“E’ che da un po’ di giorni a questa parte non ne sopporto nemmeno l’odore”
“Oh”
“Già”
“Va bene ti porterò qualcos’altro. Torno subito”e così dicendo uscì dall’appartamento. 
Tornò non molto tempo dopo.
“Allora ti ho preso dei pancakes ecco qui c’è lo sciroppo da metterci sopra e la panna se vuoi, poi un po’ di Muffin non sapevo cosa ti andasse così ne ho presi di ogni tipo. Ah! Ho scoperto che preparano anche i french toast così ne ho presi un paio e in frigo di dovrebbe essere della spremuta te la verso in un bicchiere”
“Oh mio Dio Lois hai fatto provviste per un intero reggimento”
“Zitta e inizia a mangiare. Eccoti la spremuta” il suo cercapersone cominciò a suonare “E’ dal Daily Planet devo andare,sarei dovuta essere lì da..bè non importa. Tu finisci tutto e riposati”
“Lois non sono malata”
“Vuoi discutere con me?”
“No”
“Bene, scappo ci vediamo più tardi”
“Ok. Ah Lois non farne parola, Ollie ancora non lo sa e..”
“Certo,sarà difficile ma terrò la mia boccaccia chiusa, promesso”
“Grazie…per ogni cosa”
“A proposito di Lois, l'hai già vista?”
“Si l’ho vista dopo essere stato da mia madre e le ho raccontato tutto Chloe, ogni cosa”
“Bene, finalmente”
“Non tentare di cambiare argomento, da quanto..”e fece cenno alla sua pancia.
“Sono di sei settimane ma lo so solamente da qualche giorno”
“E Oliver come l’ha presa?”
“In realtà lui ancora non lo sa, non ho fatto in tempo. Volevo dirglielo al suo ritorno ma…” sopraffatta dall’emozione non riuscì ad aggiungere altro e le lacrime cominciarono a rigarle il viso.
Clark la abbracciò “Chloe andrà tutto bene, lo troveremo”
“E se non lo troviamo Clark?Che succede se non lo troviamo? Non non sono nemmeno riuscita a dirgli che stiamo per avere un bambino”
“Chloe adesso devi stare calma”
“Calma?No io non sto calma. Se gli è successo qualcosa io non so cosa farò, io stavolta non credo che riuscirò a sopravvivere. Ho bisogno di lui”
“Chloe so che quello che sto per chiederti è difficile in un momento del genere ma adesso devi essere forte..per lui, per la squadra e per il bambino. Noi siamo tutti qui per te e ti aiuteremo ok?”
“Ok” si asciugò le lacrime e respirò profondamente. In un attimo era tornata in modalità salviamo il mondo “Andiamo dagli altri”
“Magari hai bisogno di un minuto per..”
“No, sto bene”
“Sicura?”lei annuì “Tipici cambiamenti improvvisi d'umore, andiamo prima che sia colta da una crisi di pianto o qualsiasi altra cosa questi dannati ormoni provochino” si sorrisero e tornarono nella stanza accanto dove il resto del team li stava aspettando.
“Allora pronti?”  tutti annuirono “E’ vero che è tutto sparito dai computer ma ho materiale cartaceo quindi mettiamoci al lavoro”
In meno di mezz’ora si organizzarono e dietro la guida di Chloe arrivarono sul luogo dove Oliver era scomparso. Era voluto andare anche Clark, si sarebbe tenuto a debita distanza ma voleva esserci.
Non erano però preparati a quello che trovarono una volta arrivati sul posto.
“Oh mio Dio”
“Impulse che succede?”
Gli fecero cenno di non rispondere.
“Impulse mi senti che succede?” “Cyborg, Hawkman, rispondete!”
“Jhon?Ragazzi so che riuscite a sentirmi..che diavolo sta succedendo?Rispondetemi”
Fu Carter a parlare, ma la risposta non le sarebbe piaciuta “Hawkman a Watchtower siamo sulla via del ritorno”
“Che cosa?Che significa che siete sulla via del ritorno? Siete appena arrivati e non siete nemmeno entrati. Non potete..che diavolo sta succedendo?”
“Watchtower chiudo il collegamento, passo e chiudo”

Capitolo 4

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