domenica 1 dicembre 2013

Can we start again? 6/19

Aveva pianto. Questo era certo. Le tolse dalle mani la foto che stringeva e la ripose sul comodino.
Frugò nell’armadio, prese un plaid e la coprì. Sospirò, spostandole i capelli dietro l’orecchio. Prese il cellulare, doveva mandare un messaggio a Clark.
Chloe si mosse nel sonno e poco dopo si svegliò.
“Come hai fatto a entrare?”
“C’è da chiedere?”
“Giusto”
“Ti lascio riposare” si alzò e fece per lasciare la stanza.
“No Lois, resta”
“Ok”
Chloe si spostò e le fece spazio nel letto, aspettò che Lois si distendesse e le coprì entrambe.
Erano tutte e due supine, con lo sguardo rivolto verso il soffitto. Rimasero così, senza parlare per un po’. Poi Lois si voltò verso di lei “Mi dispiace Chloe, ma tu sei una delle persone più forti che io conosca. So che è dura ma te la caverai e non ti lascerò sola, nessuna delle persona che ti ama ti lascerà mai sola”
In quel momento le vennero in mente le parole che Tess le aveva detto una volta “Lui non ti lascerà”.
Sbagliato Tess, pensò tra sé e sé, se ne era andato, come tutte le persone che avevano fatto parte della sua vita del resto. Che stupida era stata a pensare che stavolta sarebbe stato diverso.
Rimase a lungo in silenzio, Lois si girò a vedere se per caso si fosse addormentata quando finalmente Chloe le rispose “Una lo ha già fatto, mi ha appena lasciata”
***
Nella settimana seguente Lois,dopo aver chiesto ripetutamente alla cugina di tornare con lei al Talon e dopo il suo categorico rifiuto, si era praticamente trasferita nell’appartamento di Oliver.
Non se la sentiva di lasciare Chloe da sola, soprattutto dopo la commemorazione che avevano organizzato per Oliver. Era stata molto dura per lei. Non avevano potuto fargli un funerale come si deve e la sua morte non era stata ancora resa pubblica. Vista anche la sparizione di Tess e gli importanti contratti che le Industrie Queen stavano chiudendo in quel periodo non sarebbe stato il momento adatto, così decisero che avrebbero aspettato qualche settimana per divulgare la notizia alla stampa.
La cerimonia era stata semplice e intima. Ma soprattutto straziante. Una sua foto, fiori, candele e tutti i partecipanti avevano detto qualcosa su Oliver. Tutti tranne Chloe.
Nei giorni successivi Lois non l’aveva mai lasciata da sola e aveva preso anche dei giorni di permesso dal giornale per poterle stare accanto.
Si era assicurata che mangiasse e che avesse il giusto riposo. Chloe non aveva voglia di parlare con nessuno così aveva risposto lei a tutte le chiamate e aveva rassicurato tutti sul suo stato. Ora però doveva ritornare a lavoro.
“Chloe sei sicura?Io posso prendere altri giorni”
“No Lois davvero vai, io starò bene. Sto già meglio”
“E’ vero ma potrei anche lavorare da casa”
“Lois no, devi andare, dopo tutti questi giorni qui con me ti servirà come distrazione e io me la caverò” Cercò di sorridere.
“Va bene, ma sarò qui per cena”
“D’accordo”
“Ci vediamo stasera allora”
"A stasera”
***
Aveva bisogno di distrarsi, di fare qualcosa. Decise di prendere il suo laptop e riprendere i contatti con gli altri. Magari avrebbe potuto rendersi utile.
“Accidenti”si ricordò che non aveva con sé il suo portatile.
Avrebbe usato quello di Oliver.
Si recò nel suo studio. Non aveva osato entrarci prima. Era tutto esattamente uguale, sembrava che il tempo si fosse fermato. C’era una giacca sulla sedia e la 24 ore buttata sulla poltrona. Dei fogli sparsi sulla scrivania e un libro lasciato aperto. Lo prese e lo ripose nella libreria. Piegò la giacca, mise la valigetta a posto e passò ai fogli. Uno in particolare attirò al sua attenzione. Era la scrittura di Oliver,era bianco e esattamente al centro campeggiava la scritta Chloe. Lo prese con mano tremante e lo girò. Era una lettera. Esitò un paio di volte prima di decidersi a leggerla.
13 Maggio 2010
Chloe,
 Se stai leggendo questa lettera significa o che come al solito la tua curiosità irrefrenabile ti ha spinto a frugare tra le mie cose, e che quando tornerò a casa sarò decisamente nei guai, oppure…oppure significa che stai soffrendo, e stai soffrendo a causa mia.
 Non so quando la leggerai, forse sarò già riuscito a dirti quello che sto per scrivere, o forse no, ma domani ci ritroveremo in mezzo all’apocalisse e ho bisogno di scriverti nel caso che….nel caso che io non debba farcela.
So che mi odierai per questo, ma sono consapevole della vita che conduciamo, dei rischi che corriamo e devo farlo, se mi dovesse succedere qualcosa ho bisogno che tu sappia quello che provo e che mi sto tenendo dentro da troppo tempo.
Ti amo, Chloe.
Avrei voluto dirtelo di persona, lo giuro, per niente al mondo mi sarei perso la tua reazione, anche perché quando sei fuori di testa diventi ancora più sexy,ma non potevo, non avrei mai corso il rischio di perderti sganciando una simile bomba. Non nella fase del nostro rapporto in cui siamo adesso.
È vero, l’idea iniziale era nessun coinvolgimento sentimentale, nessun legame, solo divertimento, ma non è mai stato così Chloe. Come poteva essere solo sesso? Con te che conosci tutto della mia vita, ogni aspetto, anche i peggiori,e nonostante tutto non mi hai mai abbandonato,che hai la mia piena fiducia, con te che mi hai riportato indietro da quella spirale di autodistruzione in cui mi ero infilato, con te che riesci a rendermi impacciato e insicuro, con te che sei la donna più bella, sexy, intelligente, forte e coraggiosa che abbia mai conosciuto.
Non so dirti esattamente quando è successo ma ricordo che era notte quando l’ho realizzato. Tu dormivi accanto a me e io non riuscivo a smettere di guardarti. Sono rimasto tutta la notte sveglio solo a guardarti. Eri bellissima e ricordo che hai mormorato qualcosa. Tipico di te, non riesci a stare zitta nemmeno nel sonno. Ed è stato proprio in quel momento, nel letto, insieme a te, che la verità mi ha colpito come un pugno dritto in faccia.
Probabilmente non sei ancora pronta a sentirtelo dire ma so che anche tu provi lo stesso.
Lo so, Chloe. Così come so che in questo preciso istante starai cercando di negarlo. Non farlo ti prego.
Lo so dal modo in cui mi guardi e mi sorridi, dai piccoli gesti di tutti i giorni, lo so perchè ormai non usi più “io” ma “noi”in modo così naturale e nemmeno te ne rendi conto, lo so perchè sai cosa penso ancora prima che io lo dica, lo so perché ti sei fidata di me e mi hai fatto entrare, giorno dopo giorno mi hai permesso di abbattere tutti i muri che avevi innalzato e mi hai regalato una piccola parte di te.
Chloe sei diventata una parte integrante di me e perdonami la presunzione,anch’io lo sono di te.
Conosco ogni singola parte di te, ogni centimetro del tuo corpo, il tuo profumo, ti ho stretta a me ogni singola notte, ti ho guardata dormire per ore senza mai stancarmene, conosco tutti i tuoi sogni, le tue speranze, le tue paure, ti ho vista piangere, ridere, arrabbiarti, ho visto ogni lato di te e tu hai visto ogni lato di me.
Saresti stata la donna della mia vita Chloe... quella con cui avrei passato il resto della mia esistenza,con la quale avrei potuto costruire un futuro , una famiglia.
Adesso probabilmente sari fuori di te. Non posso biasimarti però, voglio dire un’intera vita con me?Nessuno sarebbe mai capace di sopportarmi così a lungo, faccio già fatica io.
Non so cos’altro dire se non perdonami.
So che non è facile a farsi ma non devi farti sopraffare da questo. Devi andare avanti. C’è un gruppo di eroi che conta su di te, Boyscout ha bisogno di te, il mondo ha bisogno di te. Prenditi cura di Bart e Mia, sono solo dei ragazzini, hanno bisogno di una guida.
Ti prego ricordati di queste mie parole.
Ti amo
Oliver
***
“Chloe? So che avevamo detto di vederci per cena ma mi sono sbrigata prima e ho pensato..Chloe?”
C’era silenzio, la casa sembrava vuota. Lois fece rapidamente il giro di tutte le stanze. Vide la porta dello studio aperta “Chloe?Sei qui?” entrò ma come immaginava non c’era nessuno. Si guardò intorno, notò un foglio sul pavimento e si chinò a raccoglierlo. Non riuscì a trattenere la sua curiosità così lo lesse.
“Oh, Chloe”
Prese il cellulare. C’era un nuovo messaggio nella segreteria telefonica.
“Lois, sono io.Prima che organizzi una squadra di ricerca per trovarmi, sto bene, devo solo fare una cosa, torno presto..ciao”

Capitolo 7

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