domenica 1 dicembre 2013

Can we start again? 4/19

Adesso iniziava seriamente a preoccuparsi. Che diavolo avevano visto?
Avevano addirittura chiuso il collegamento senza dirle niente. Non era un buon segno.
Iniziò a camminare su è giù per la stanza. L’attesa la stava uccidendo. Perché ci mettevano così tanto? Non prometteva nulla di buono.
***
Oliver si guardò intorno frastornato. Era in una specie di cella. Gli pulsava la testa. Sentiva un dolore terribile al torace. Di sicuro aveva qualche costola rotta. Provò a mettersi seduto ma non riusciva a muoversi, aveva le mani e le gambe legate.
La porta davanti a lui si aprì ed entrò una strana donna. Quando vide che era sveglio si voltò e urlò a qualcuno dietro di lei “Il prigioniero è sveglio, avvertite Harriet e Bernadeth”la sua attenzione tornò a Oliver.
“Chi diavolo sei? Dove mi trovo?”
“Non sei nella posizione di fare domande”
“I miei mi troveranno, ho un’intera squadra che mi starà già cercando. Chiunque tu sia non te la caverai”
“Oh qualcosa invece mi dice che me la caverò eccome, abbiamo fatto in modo che nessuno ti venga a cercare”
***
Il primo ad arrivare alla Watchtower fu Bart seguito all'istante da Clark.
“Non le hai detto niente vero?”Bart fece cenno di no.
“Detto cosa?”
I due ragazzi si guardarono con aria preoccupata.
“Detto cosa Clark?Che sta succedendo?”
In quel momento entrarono gli altri. Chloe trattenne il respiro, guardò tra di loro aspettando, sperando di vedere anche Oliver. Sospirò delusa. Non c’era. Scosse la testa, certo che non c’era, se lo avessero trovato sarebbe stata la prima cosa che le avrebbero detto.
Li osservò meglio, le loro facce non erano delle più confortanti.
“Allora?”
Nessuno le rispose.
Chloe stava perdendo la pazienza “Esigo che qualcuno mi dica immediatamente che diavolo sta succedendo” strillò.
Fu Clark a parlare“Chloe lì non c’era niente”
Lei lo guardò confusa “Che vuoi dire?Vi ho dato le coordinante sbagliate?Ho controllato più volte e sono sicura..”
“No, è che..” si fermò e distolse lo sguardo.
“Avanti parla”
“Chloe ci sono segni di un’esplosione sul luogo, l’edificio è stato completamente raso al suolo”
“Un’esplosione?”lui annuì “Beh questo spiega perché ne avevamo perso ogni segnale sugli schermi. È per questo che avete tutti queste facce contrite?”
“Chloe quello che sto cercando di dirti è che Oliver..lui potrebbe essere rimasto coinvolto”
L’idea non l’aveva nemmeno sfiorata “No”
“Il suo segnale è scomparso”
“Non significa niente, potrebbe semplicemente essersi disattivato nello scontro”
“Se fosse vivo non credi che sarebbe tornato?”
Roteò gli occhi “Clark è stato attaccato, probabilmente lo hanno catturato”
“Amigo, Chloe ha ragione, non dovremmo subito saltare a conclusioni affrettate”si intromise Bart.
"Sono d’accordo con Bart”aggiunse Victor.
“Ragazzi non abbiamo nessuna certezza lo so, e sto pregando con tutte le mie forze perché stia bene ma, dobbiamo considerare ed essere pronti anche a questa possibilità”
“No no no. Non può essere. E poi come hai appena detto non c’è nessuna sicurezza. E non sappiamo quando questa esplosione si sia verificata. Potrebbe essere successo in seguito. Farò qualche ricerca. Con i satelliti delle Industrie Queen dovrei riuscire a trovare i filmati delle telecamere di sicurezza, prima che andasse tutto distrutto. Ci vorrà parecchio quindi andate pure a riposarvi”
Con riluttanza, dopo parecchia insistenza da parte di Chloe,se ne andarono tutti tranne Clark e Jhon.
Chloe si mise al computer e dopo qualche ora finalmente riuscì a trovare i video che le interessavano.
“Bingo!”
I due uomini si avvicinarono allo schermo per visionare insieme a lei le immagini reperite.
Si vedeva Oliver parcheggiare la sua moto nel vicolo e intrufolarsi nel posto.
Pochi minuti dopo delle strane figure entrarono nell’edificio. Avevano degli strani costumi e sembravano donne. Probabilmente erano loro ad averlo attaccato.
“Però, non ti è andata male Ollie, donne”disse Chloe cercando di sdrammatizzare.
Poi ci fu l’esplosione.
Nessuno era uscito dall’edificio.
Guardarono lo stesso filmato diverse volte, al rallentatore, bloccando ogni singola sequenza col fermo immagine. Non c’era nessun segno che Oliver e le misteriose donne fossero riusciti ad uscire in tempo, nessuna possibilità di sopravvivenza.
Chloe rimase di ghiaccio di fronte allo schermo. Sbatté le palpebre un paio di volte, si passò una mano tra i capelli e poi la portò al petto. Non riusciva a respirare.
Jhon abbassò lo sguardo.
La mascella di Clark si serrò. Sospirò profondamente e i suoi occhi si fecero lucidi “Mi dispiace Chloe”
“No”
“Chloe”
“No” l’urlo straziante di Chloe riecheggiò in tutta la stanza.
Clark fece per avvicinarsi ma lei lo respinse e scappò verso l’uscita chiedendo di non essere seguita e di essere lasciata da sola.
Lui però la ignorò, le corse dietro ma fu fermato da Jhon “ Lasciala andare”
“Non posso lasciarla sola in un momento del genere, l’ho già fatto una volta e non commetterò lo stesso errore”
“L’hai sentita tu stesso, ci prenderemo cura di lei ma adesso ha solo bisogno di un po’ di tempo e dobbiamo dirlo agli altri”
A malincuore Clark si lasciò convincere.
“Dobbiamo avvertire anche quella ragazza che stava allenando”
“Mia! Ci dovrebbe essere il suo recapito qui da qualche parte e io devo dirlo a Lois”
“Va pure, ci penso io qui”
“No, io voglio esserci, andrò da lei subito dopo”
“D’accordo ”
***
“È…morto?” tutti si voltarono verso Mia che era appena arrivata nel bel mezzo del discorso. Aveva sentito solo il nome di Oliver associato alla parola morto ma tanto le era bastato, senza aspettare alcuna risposta aveva girato i tacchi ed era scappata via.
Le altre reazioni non furono poi così diverse. Carter volò via e Courtney gli corse dietro.
Bart era sparito alla velocità della luce, gli altri erano rimasti attoniti con lo sguardo perso nel vuoto, in silenzio, un silenzio che fu rotto solo dal singhiozzare di Dinah e non molto tempo dopo anche loro lasciarono l’edificio. Jhon si diresse alla centrale, mentre Clark al Daily Planet, doveva parlare con Lois.

Capitolo 5

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