domenica 1 dicembre 2013

Can we start again? 15/19

"Mia guida tu”si frugò nelle tasche e le lanciò le chiavi dell’auto. Senza esitare Mia si mise al posto di guida mentre Oliver nei sedili posteriori con Chloe tra le braccia.
Chloe aprì lievemente gli occhi. La vista era offuscata ma riconobbe la figura di Oliver.
“Dove?Cosa.?”
“Avevi perso i sensi, ti stiamo portando in ospedale”
Sentì una forte fitta la ventre. Poi un’altra ancora più intensa. Il dolore si faceva sempre più forte. Urlò.
“Chloe?Chloe che succede?”
“E’ insopportabile Oliver, insopportabile”
Chloe non riusciva a tenere gli occhi aperti. La palpebre erano troppo pesanti.
“Chloe guardami”
“Non ci riesco”
“Chloe ti prego apri gli occhi”
“Ollie non mi lasciare”
“Non lo farò”
“Promettimi che andrà tutto bene”
“Te lo prometto” chinò il viso e gli premette dolcemente le labbra sulle sue. Chloe gli prese il volto tra le mani e rispose al bacio. Poi di nuovo un dolore lancinante.
Si portò la mano nel punto in cui il dolore si era fatto più incessante. C’era qualcosa di umido. Esaminò la mano confusa. Era sangue. Guardò verso il ventre e vide un’enorme chiazza di sangue sui vestiti.
“Oh mio Dio Ollie!”
Oliver notò immediatamente il sangue. La guardava spaventato. Le avvicinò il viso al suo petto e iniziò ad accarezzarle i capelli “Shhh andrà tutto bene”
Chloe si mise a urlare “Il bambino, il mio bambino”
Mia la guardò terrorizzata dallo specchietto retrovisore e accelerò.
Oliver era sgomento. Le ultime parole di Chloe gli risuonavano nella testa. Gli si formò un nodo alla gola e non riusciva a pensare coerentemente. Era incinta, santo cielo incinta.
Rimase ammutolito per qualche minuto senza sapere come comportarsi.
“Non voglio perderlo, non voglio”
La voce di Chloe lo scosse da quello stato“Non succederà”
Le diede un lieve bacio sulla tempia e continuava ad accarezzarle i capelli nel tentativo di tranquillizzarla.
Finalmente arrivarono in ospedale. Oliver prese Chloe in braccio e senza perdere tempo si precipitò all’entrata “Un dottore, per favore un dottore!”si sentì chiamare da una voce familiare “Dr Hamilton!”
“Cosa è successo?”
“E’ svenuta e poi ha cominciato a sentire dei forti dolori e ha perso sangue”
“Non sono un ginecologo ma potrebbe trattarsi di un aborto spontaneo”
A quelle parole Chloe impallidì “No” gridò “Vi scongiuro no, il mio bambino”
“Portatela nel reparto 5”
Oliver la adagiò sula sedia a rotelle che un’infermiera aveva portato. Mentre stavano per trasportarla via, prese la mano di Oliver “Ollie non lasciarmi”
Intervenne Emil “Chloe,Oliver non può venire con noi,ma sarà qui ad aspettarti non appena avremo finito, non è vero?”
Oliver annuì “Te lo giuro Chloe non vado da nessuna parte”
Chloe parve calmarsi e la portarono via.
Oliver si guardò intorno alla ricerca di Mia. La scorse seduta nella sala d’aspetto così la raggiunse.
“Starà bene?Non perderà il bambino vero?Non lo perderà?”
“Non lo so”
“Dovremmo..dovremmo chiamare qualcuno..Lois o Clark”
“Si giusto,ci penso io” si allontanò col cellulare ma fu di ritorno poco dopo.
“Allora?”
“Non li ho trovati, ma gli ho lasciato dei messaggi”
Anche lui si mise seduto. Sospirando chiuse gli occhi e appoggiò la testa al muro. Era come se un treno lo avesse appena preso in pieno.
Adesso non potevano far altro che aspettare.
***
Dopo un paio d’ore videro Emil tornare. Corsero immediatamente a chiedere notizie. Fu Oliver a parlare“Allora come sta?”
“Ha avuto un distacco della placenta. Fortunatamente solo di pochi millimetri. La perdita di sangue si è fermata quasi subito e non è stata così grave da mettere in pericolo le loro vite. Chloe avrà bisogno di molto riposo e non dovrà fare sforzi. Se tutto va bene contiamo di dimetterla nel giro di una settimana”
“Quindi non è niente di grave?”
“Avrebbe potuto esserlo ma no, non è niente di grave. Un po’ di riposo è starà bene di nuovo”
Entrambi sospirarono di sollievo.
“Possiamo vederla?”
“Certo, è nella stanza in fondo a sinistra”
Mia entrò per prima, rimase qualche minuto e poi fece entrare Oliver.
Uscendo dalla stanza disse a Oliver “Ho provato a chiamare Bart ma ha il telefono staccato, così forse è meglio che vada a casa così quando torna gli spiegherò la situazione”
“Ok”
Si salutarono. Mia si diresse verso l’uscita mentre Oliver nella stanza di Chloe.
“Ehi”
“Ehi, come ti senti?”si avvicinò e si mise a sedere sul bordo del letto.
“Sollevata e stanca”
“Ti lascio riposare allora”
“Non andartene”
“Non ne avevo intenzione, quel divanetto sembra comodissimo”
Chloe si spostò un po’ nel letto e batté la mano sul materasso.
“Sei sicura?”
Chloe annuì. Oliver si adagiò sul letto, si mise su un fianco e la avvolse tra le sue braccia. Rimasero in silenzio in quella posizione finché Chloe non si addormentò.
Al suo risveglio lui era ancora lì accanto a lei e la fissava intensamente.
“Sei rimasto” gli sussurrò.
“Te lo avevo promesso”
Sentirono delle voci provenire dall’esterno della stanza, una era senza dubbio la voce di Lois, il resto era un mormorio indistinto.
“E’ arrivata la truppa. Mentre sei con loro vado a prendermi un caffè”
“Ok”
Stava per aprire la porta quando fu travolto da un gruppo di persone in ansia. Lois era la prima della fila, seguita a ruota da Clark, Bart e Mia.
Si salutarono rapidamente e poi lasciò la stanza, diretto alla macchinetta delle bevande.
Mentre aspettava l’emissione del caffè ripensò alle ultime ore.
Chloe aspettava un bambino. Questo cambiava tutto. Qualunque cosa che pensava ci fosse stata tra loro in passato, qualunque cosa stesse iniziando a provare per lei nel presente, adesso non contava più.
Il bicchiere con il caffè uscì ma non c’era nessuno a prenderlo. Oliver se ne era andato.

Capitolo 16

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