domenica 1 dicembre 2013

Can we start again? 14/19

“Bart? Mia? Ci siete?” la casa era silenziosa. Evidentemente non c’erano, il caos altrimenti avrebbe regnato sovrano. Fece comunque il giro di tutte le stanze per accertarsene e poi tornò in cucina. Controllò la segreteria telefonica, la spia rossa stava lampeggiando. C’era un messaggio: Chloe, sono Clark appena senti questo messaggio richiamami.
Alzò la cornetta e compose il numero di Clark “Allora che succede?”
“Niente, in realtà, volevo solo scusarmi per oggi”
“Oh non importa, so che siete sempre impegnati”
“Allora come è andato il pranzo con Oliver?”
“Bene…aspetta come fai a sapere che ho pranzato con Oliver?”
“Uh me lo hai detto tu?”
“Non credo proprio”
“Ehm…”
“Clark!”
“Non ti arrabbiare con me però, è stata un’idea di Lois”
“Di che stai parlando?”
“Noi eravamo arrivati al ristorante e quando Lois ti ha vista con Oliver è voluta tornare indietro, fingendo di rimanere bloccata a lavoro per lasciarti sola con lui. Io ho cercato di fermarla,ma sai com’è Lois”
“Già..”
“Sei arrabbiata?”
“Potrei mai rimanere arrabbiata con Lois?”
“Lo ha fatto per te”
“Lo so”
“Sai dovresti dirglielo”
“A Lois?Dirle cosa?”
“Mi riferivo a Oliver”
“Ti ha per caso detto Lois di dirmelo?”
“No”
“Clark non so come dirglielo. Mi immagino già la scena -Sai Oliver prima che tu perdessi la memoria, andavamo a letto insieme, tranquillo nessun impegno, tranne per un insignificante particolare, sono rimasta incinta- io non voglio che si senta in qualche modo in obbligo nei miei confronti, in fondo lui non prova niente per me”
***
Era appena stato di pattuglia. Si cambiò rapidamente d’abito e uscì. Era diretto all’Ace of Club. Un drink dopo quella giornata era proprio quello che ci voleva. Non rimase a lungo e quando se ne andò, vagò senza meta per qualche tempo finché non si ritrovò alla Watchtower. Probabilmente Chloe si trovava ancora lì, così decise di entrare.
***
Lo vide dalle telecamere di sicurezza, così sbloccò il sistema di sicurezza e lo fece entrare.
Appena si avvicinò a lei, si accorse subito che non era sobrio.
“Hai bevuto, di nuovo”
Oliver alzò le spalle strafottente “Mi ero versato solo un goccetto ma poi sai com’è, un bicchiere tira l’altro”
“Certo”rispose ironicamente “Oliver sai che non dovresti bere”
“E perché no?Mi sento così leggero”
“Non è salutare. E poi come sei arrivato qui?”
“In moto”
“Ti rendi conto che avresti potuto schiantarti da qualche parte?”
“Cosa vuoi che me ne importi”
“Beh a me importa invece”
Oliver inclinò la testa di lato e sollevò le sopracciglia “Perché?”
Chloe aprì la bocca, poi la richiuse. Scosse la testa e si allontanò da lui.
Lui la seguì e la tirò da un braccio costringendola a voltarsi. “Non hai risposto alla mia domanda”
Lei rimase ancora in silenzio e Oliver le si avvicinò studiandola con attenzione “Oh credo di conoscere la risposta”
Alzò una mano al suo volto e col palmo le accarezzò la guancia. Arrivò alla bocca e con il pollice le sfiorò le labbra e poi il mento. Chloe chiuse gli occhi. Oliver poteva sentirla tremare al suo tocco. Fece scendere la mano sul collo, fino all’incavo della gola mentre con l’altra la tirò da un fianco in modo da far aderire completamente il corpo contro il suo.
Chloe riaprì gli occhi e notò scossa il ghigno soddisfatto di Oliver.
“Come volevasi dimostrare. È così evidente. Cos’è, ti sei presa una cotta? Oppure abbiamo avuto una storia? No, non sono il tipo, forse siamo stati a letto insieme e non riesci più a dimenticarmi. O forse ti sei innamorata ?” fece una pausa per osservarla meglio, lei rimaneva ancora in silenzio, e poi riprese a parlare “Mio Dio è così! Chloe Sullivan, di nuovo innamorata dell’eroe che non potrà mai ricambiarla” scoppiò a ridere ma la mano di Chloe che lo colpì in pieno volto lo fece fermare.
“Oh adesso non vorrai metterti a piangere?”
“Oh no,non avrai questa soddisfazione. E prima che tu continui ad insultarmi chiediti solo una cosa, perché sei venuto qui stasera?”detto questo prese la borsa e lasciò in fretta l’edificio mentre Oliver la osservava andar via confuso.
***
Si svegliò ancora un po’ stordito. Si alzò bruscamente dal letto, rischiando di cadere e si recò in bagno. Fece una lunga doccia, la barba e indossò dei vestiti puliti.
Andò in cucina, doveva mettere qualcosa sotto i denti.
I suoi ricordi erano offuscati. Aveva bevuto?Si mise alla ricerca di qualsiasi fonte di alcool di cui disponesse in casa. Una volta trovate tutte le bottiglie, le svuotò ad una ad una nel lavabo.
Mentre preparava la colazione si ricordò vagamente della sera prima. Si fregò il viso con le mani “Idiota”
Non mangiò nemmeno, prese le chiavi e uscì di casa. Si augurava di poter rimettere tutto a posto.
In breve tempo giunse a destinazione. Appena parcheggiata l’auto fu fermato da una vecchia signora che vendeva fiori. Comprò un tulipano e si diresse verso il Talon. Rimase davanti alla porta per qualche minuto incerto sul da farsi. Finalmente prese coraggio e si decise a bussare.
Fu Chloe ad aprirgli. Indossava una leggera vestaglia verde smeraldo che le arrivava sopra le ginocchia, aveva i capelli ancora arruffati e tra le mani una tazza di the. Oliver ingoiò duro. Era bellissima. Anche appena sveglia e senza trucco, inoltre il colore della vestaglia gli piaceva particolarmente.
Le porse il fiore che aveva tenuto nascosto dietro la schiena.
“Prima che tu dica qualsiasi cosa, fammi parlare, poi potrai insultarmi quanto vuoi”
“Ollie..”
“Chloe sono un’idiota, un perfetto, emerito idiota. Ero sbronzo, ma questo non mi giustifica per il modo in cui ti ho trattata”
“Ollie..”
“Mi dispiace, sono stato un vero stupido. Mi sono comportato come un coglione e ti chiedo scusa, ma sappi che non pensavo nessuna delle cose che ti ho detto”
“Ollie..”
“Ti prego Chloe credimi, io non volevo”
“Oliver va tutto bene”
“Cosa?”
“Ti conosco, so che non sei così e che non eri in te ieri sera. È tutto ok davvero”
“Sei sicura?Io..”
“Si, ci avevo già messo una pietra sopra”
“Sei incredibile”lo era davvero. Nonostante il modo in cui si era comportato lei non gli portava rancore.
Chloe arrossì e distolse lo sguardo.“Ehm accomodati”
“Non vorrei essere di disturbo”
“Non sei mai di disturbo Oliver e grazie per il fiore. Come sapevi che i tulipani sono i miei preferiti?”
“Uh, non lo so in realtà. Ehm i ragazzi sono già svegli?”
“Bart è da A.C, Mia non è ancora sveglia, ma non ci vorrà molto”
“Non so come diavolo sia riuscito a tornare a casa senza ammazzarmi”
“Perché non hai guidato tu”
“Cosa?”
“Ti ho mandato Jhon a occuparsi di te”
“Avrei dovuto immaginarlo”
“Credevi che ti avrei lasciato guidare in quelle condizioni?”
In quel momento Chloe si rese conto di cosa stava ancora indossando. Si scusò e andò a cambiarsi.
Poco dopo Oliver sentì dei passi. Contrariamente a ciò che si aspettava non era Chloe.
“Mia buongiorno” Mia trasalì impaurita“Oh scusa non volevo spaventarti”
“Non mi aspettavo di vederti. A proposito che ci fai qui a quest’ora?
“Molto velata”
“Le mie buone maniere la mattina sono pressoché inesistenti, soprattutto a stomaco vuoto”
Oliver fece un sorrisetto“Non ti trattengo oltre, allora”
“Mmm. vuoi un caffè?”
“Volentieri grazie”
Mia si mise a preparare il caffè e Oliver la seguì in cucina.
“Quanto zucchero?”
“Oh ci penso io. Dove tenete le posate?”
“Primo cassetto a destra”
Aprì il cassetto e prese il primo cucchiaio che trovò. Era d’argento e sul manico era incisa una piccola C.
“Mollalo prima che ti veda Chloe, non vuole che nessuno tocchi quel cucchiaio”
“Perché?” Mia alzò le spalle “E’ solo un cucchiaio”
“E 'un cucchiaio. Ti ho comprato un cucchiaio, uno di quelli da collezione. Avevo pensato a quelle saponette decorative. Ma ultimamente non ne hai bisogno, giusto?”
 “Una ragazza non ha mai troppi ...cucchiai?"
“Non avrei mai dovuto aprire quel vaso di Pandora per cominciare, e dubitare di me o noi. Da ora in poi, non lo farò”
“Semplicemente la prossima volta, non accettare consigli sui rapporti da Clark Kent.”
Sbatté le palpebre e lasciò andare il cucchiaio. Era l’ennesimo flash, l’ennesimo su Chloe. Doveva sapere. Appena fosse tornata le avrebbe chiesto spiegazioni.
Stava per sorseggiare il caffè quando sentì un tonfo provenire dall’altra stanza.
Corse immediatamente nella camera da letto di Chloe, seguito a ruota da Mia. Respirava affannosamente e il cuore gli batteva a mille. Aveva un brutto presentimento.
La trovarono a terra priva di sensi.
Si chinò immediatamente su di lei “Chloe!Chloe riesci a sentirmi?No fare scherzi”
“Dobbiamo protrarla all’ospedale” la voce di Mia sembrava lontanissima.
Oliver prese Chloe tra le braccia e la sollevò “Andrà tutto bene, andrà tutto bene”

Capitolo 15

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